Psiche istruzioni per l’uso

Il libro è in vendita presso la Libreria Lithos di Roma oppure facendone richiesta all’autore.

Questo agile manuale ha una semplice pretesa: quella di certificare al meglio le enormi e attualissime possibilità terapeutiche e culturali della psicoanalisi. La compagnia di Psiche diventa, per tutti i Ricercatori dell’Inconscio e dell’Anima, un vero Genio della Lampada di Aladino, che consente di leggere oltre, prima, sotto e sopra le cose umane, dalla guerra al fumo, dal terrorismo alla depressione, dai farmaci ai sogni. Il libro è diviso in quattro capitoli, che sono: Professione psicoanalista, contenente istruzioni per un felice svolgimento dell’attività analitica da parte degli addetti ai lavori; Viaggi e incontri con Psiche, che riporta le impressioni dell’autore di ritorno dal Giappone e dagli USA, ma anche dalla Parigi del Père Lachaise, e le interviste a Umberto Galimberti e Luigi Zoja; Psiconferenze, conversazioni su varia attualità, in cui sono ritratte anche le prime eroine della psicoanalisi, nonché squisite scrittrici, Lou Andreas Salome e Anaïs Nin; Due Maestri della Psicoanalisi, un ricordo degli Amici Aldo Carotenuto e Luigi Aurigemma.

Le Stanze dei Sogni

Architetture oniriche di Amedeo  Caruso
con Stefano Sabelli
e con Donato Cimaglia percussioni – Marco Mancini tastiere

Scene e regia di Stefano Sabelli – musiche originali di Donato Cimaglia – Costumi di Marisa Vecchiarelli

Prima rappresentazione 27 novembre 1998 al Teatro Savoia di Campobasso. Ripreso al Teatro dell’Orologio di Roma nell’inverno del 1999 dove ha tenuto cartellone per tre settimane, è stato poi in tournée a Spoleto e in diversi altri teatri italiani.

E se Frank Sinatra, Lou Andreas Salome, Karen Blixen, Orson Welles, Arthur Shnitzler, Borges o Robert L. Stevenson, fossero personaggi della giostra dei nostri sogni?  Su una scena costruita come una giostra di stanze dei sogni (ispirate ad opere di maestri dell’arte contemporanea come Hopper, Magritte, Klimt) che si inseguono l’una dopo l’altra, si realizza un caleidoscopio onirico dove si incontrano diversi personaggi dell’800 e’900. Lo spettacolo  ideato e interpretato da Stefano Sabelli, con musiche originali eseguite dal vivo, è la messa in scena di “architetture oniriche” progettate dallo scrittore, medico e psicoanalista molisano Amedeo Caruso, che al sogno, e specie al sogno d’artista, ha dedicato un libro molto apprezzato dalla critica e dal pubblico (Di che sogno sei? ed. Liguori 97). Tutte biografie di personaggi legati alla cultura del sogno, della psicoanalisi e alla conoscenza che passa attraverso i sogni, che rivivono oniricamente, assemblando momenti salienti delle loro esistenze, nel sogno letterario di Caruso. Questo, fa da specchio al sogno dello spettatore, coinvolto in una giostra di sogni possibili, dove anche la sua fantasia può abbandonarsi e interagire col sogno di scena dove, come dice Caruso-Shnitzler, “gli elementi salgono ininterrottamente verso il conscio o precipitano nell’inconscio”.

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Una versione ampliata con i personaggi di Rodolfo Valentino, Robert De Niro Senior e Junior, il Diavolo e la Donzella e il conte Cola Monforte è stata rappresentata nel 2007 nello spettacolo Le Stanze dei Sogni nella Città Invisibile, sempre con la regia di Stefano Sabelli.

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